Appello alla sinistra sociale e politica, alle associazioni, ai movimenti, ai comitati, ai centri sociali. Il tentativo di rendere permeabile il governo di centro sinistra alle istanze radicali si è infranto sul muro dei rapporti di forza politici e sociali: la risposta nel “cielo della politica” si è rivelata impotente e “incompresa”, approfondendo le distanze con la società organizzata, fino all'esito disastroso delle scorse elezioni politiche. E intanto è venuta avanti, senza una reale resistenza, una tendenza reazionaria di massa, nutrita dal consenso per il pugno d'acciaio, per la tolleranza zero, per l'uomo forte. (...) E' necessario riprendere il duro e faticoso lavoro della costruzione sociale, del radicamento, della organizzazione, dello stare dentro le masse popolari.(...) Questo significa in concreto sul nostro territorio che “i silenzi” e “le assenze” devono cessare immediatamente, sulla precarietà e sui migranti, sul Macrico e sui rifiuti .... E' necessaria e urgente una ripresa del confronto sulle cose da fare (...). La proposta di Giosuè Bove e Umberto di Benedetto: dedichiamo una giornata, entro una quindicina di giorni, ad un incontro tra sinistra politica, tutta quella interessata, i suoi rappresentanti istituzionali ed i movimenti, le associazioni, i comitati. Per stabilire un piano di lavoro minimo ... (
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