Sabato 4, Domenica 5 e Lunedì 6 ottobre. A Caserta
La morte del giovane Abdul Salam Guibre italiano originario del Burkinafaso, metalmeccanico, è l'ennesimo episodio di violenza consumato ai danni della vita di un giovane come tanti solo perché "diverso". Diverso come il giovane studente angolano aggredito a Genova da 13 ragazzi perché "nero", diverso come il ragazzo dai capelli lunghi aggredito a Verona, diverso come i due ragazzi gay che passeggiavano mano nella mano per le strade di Roma, diverso come i rom in fuga dai campi nomadi dati alle fiamme, diverso come Dax e Renato uccisi dalle lame dei coltelli per mano di gruppi criminali di destra. La forsennata campagna politica e mediatica sulla sicurezza, la militarizzazione del territorio, l'oggettivo incitamento al razzismo contenuto nelle normative del governo, stanno producendo i loro effetti: dai ripetuti e sempre più drammatici attacchi ai cittadini immigrati alla cacciata degli 'irregolari' dalle case precedentemente loro affittate, dalla precarietà sul lavoro che sempre più spesso finisce per condurre alla clandestinità rendendo gli immigrati ricattabili, usabili e scaricabili in ogni momento. La morte di Abdul deve far indignare tutti coloro che si considerano dei sinceri democratici e antifascisti e non ci stanno a vivere un presente fatto di violenza e teso a costruire un futuro intriso di odio. Per arginare l'ondata razzista che si è diffusa e mettere al centro dell'iniziativa politica e sociale i diritti - unico modo per costruire e dare sicurezza a tutti/e – invitiamo i cittadini a mobilitarsi. Contro tutti i razzismi e le tendenze fasciste scenderemo in piazza a Caserta il 4, 5 e 6 ottobre (leggi l'appello) con migliaia di immigrati, rifugiati, cittadini e studenti per rivendicare i diritti dei migranti e dei rifugiati nella costruzione di un grande patto di solidarietà. www.casertamigrante.org
La morte del giovane Abdul Salam Guibre italiano originario del Burkinafaso, metalmeccanico, è l'ennesimo episodio di violenza consumato ai danni della vita di un giovane come tanti solo perché "diverso". Diverso come il giovane studente angolano aggredito a Genova da 13 ragazzi perché "nero", diverso come il ragazzo dai capelli lunghi aggredito a Verona, diverso come i due ragazzi gay che passeggiavano mano nella mano per le strade di Roma, diverso come i rom in fuga dai campi nomadi dati alle fiamme, diverso come Dax e Renato uccisi dalle lame dei coltelli per mano di gruppi criminali di destra. La forsennata campagna politica e mediatica sulla sicurezza, la militarizzazione del territorio, l'oggettivo incitamento al razzismo contenuto nelle normative del governo, stanno producendo i loro effetti: dai ripetuti e sempre più drammatici attacchi ai cittadini immigrati alla cacciata degli 'irregolari' dalle case precedentemente loro affittate, dalla precarietà sul lavoro che sempre più spesso finisce per condurre alla clandestinità rendendo gli immigrati ricattabili, usabili e scaricabili in ogni momento. La morte di Abdul deve far indignare tutti coloro che si considerano dei sinceri democratici e antifascisti e non ci stanno a vivere un presente fatto di violenza e teso a costruire un futuro intriso di odio. Per arginare l'ondata razzista che si è diffusa e mettere al centro dell'iniziativa politica e sociale i diritti - unico modo per costruire e dare sicurezza a tutti/e – invitiamo i cittadini a mobilitarsi. Contro tutti i razzismi e le tendenze fasciste scenderemo in piazza a Caserta il 4, 5 e 6 ottobre (leggi l'appello) con migliaia di immigrati, rifugiati, cittadini e studenti per rivendicare i diritti dei migranti e dei rifugiati nella costruzione di un grande patto di solidarietà. www.casertamigrante.org
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