sette riflessioni sull’identità comunista
Chiedersi se abbia ancora senso dirsi comunisti impone di per sé il tentativo di una nuova definizione di ciò che normalmente indichiamo con l’espressione “identità comunista”. E’ da qui che intendo partire, proponendo una equiparazione tra identità e lotta per l’identità, che ha senz’altro ascendenze hegeliane (e marxiane), ma che considero anche assolutamente decisiva nell’attuale congiuntura storica. Essere comunista, per una persona non meno che per un partito, equivale sempre, dal mio punto di vista, a lottare per esserlo. Si è comunisti, o lo si diventa, non solo se si abbraccia uno specifico ideale e una determinata visione del mondo, ma proprio se si contrasta attivamente -nella politica e nella vita, nel dialogo con l’esterno ed ugualmente nel dialogo con se stessi- l’egemonia “degli altri”, la tendenza spontanea e continua all’omologazione e all’accondiscendenza verso i poteri e le convinzioni dominanti. (leggi tutto ...) di Rino Malinconico
Chiedersi se abbia ancora senso dirsi comunisti impone di per sé il tentativo di una nuova definizione di ciò che normalmente indichiamo con l’espressione “identità comunista”. E’ da qui che intendo partire, proponendo una equiparazione tra identità e lotta per l’identità, che ha senz’altro ascendenze hegeliane (e marxiane), ma che considero anche assolutamente decisiva nell’attuale congiuntura storica. Essere comunista, per una persona non meno che per un partito, equivale sempre, dal mio punto di vista, a lottare per esserlo. Si è comunisti, o lo si diventa, non solo se si abbraccia uno specifico ideale e una determinata visione del mondo, ma proprio se si contrasta attivamente -nella politica e nella vita, nel dialogo con l’esterno ed ugualmente nel dialogo con se stessi- l’egemonia “degli altri”, la tendenza spontanea e continua all’omologazione e all’accondiscendenza verso i poteri e le convinzioni dominanti. (leggi tutto ...) di Rino Malinconico
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